martedì 3 febbraio 2009

Siamo tutti educatori....

Già...è proprio così, da questa enorme responsabilità non si scappa, ci tocca, è inevitabile come la coda al supermercato (ovviamente con la cassiera affetta da bradipismo o con la tizia davanti a te che vuole a tutti i costi la coppia di asciugamani che ha "vinto" con i punti)...siamo tutti educatori, nel bene e nel male, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, nella gioia e nel dolore...
Tutti indistintamente, bianchinerigiallirossibiondi,bellibrutti,bambinigiovanianziani,
felicilietipreoccupatiansiositristidisperati
non c'è che dire.
Lo siamo tutti perchè l'educare presuppone il cambiare, quella trasformazione a cui tutti siamo destinati ogni giorno della vita ogni secondo.
La trasformazione non presuppone solo grandi stravolgimenti, ma anche piccole riflessioni, incontri, esperienze.
Chi educa non è un eroe, forse un antieroe che commette errori e a volte impara da questi.
Educare non è solo evoluzione, ma anche involuzione.
Educare è riflessione ed istinto.
Educare è altruismo ed egoismo.
Educare è prossimità e lontananza.

Educare è accogliere,ma soprattutto lasciar andare...

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